"La realtà è il campo" (Einstein)
Le 4 carenze più comuni

Le 4 carenze più comuni

TABELLA 1: GLI ALOGENI ed il problema della reattività:

Lo IODIO si trova nella stessa colonna della tavola periodica degli elementi del fluoro, cloro, bromo e astato, cioè del gruppo degli ALOGENI.

Gli alogeni (dal greco αλς (als) + γενος (ghenos), generatore di Sali) sono elementi che reagiscono con quasi tutti gli elementi della tavola periodica. Infatti, in generale tutti gli alogeni sono molto reattivi, e in quantità sufficienti possono essere letali per gli organismi biologici. La reattività degli alogeni cala lungo il gruppo. Lo iodio è l’unico alogeno solido in forma elementare e quello che ha una minore reattività.

Il FLUORO è l’elemento più reattivo della tavola periodica, e in condizioni opportune si combina direttamente e spesso violentemente con tutti gli elementi. Attacca molti composti chimici trasformandoli in fluoruri; i composti organici spesso bruciano infiammandosi a contatto con il fluoro. Anche i metalli sono attaccati. Notare che il potenziale del fluoro lo rende instabile in acqua ed è quindi un fortissimo ossidante (si comporta come una neurotossina). Il fluoro elementare è dunque estremamente tossico. Sotto forma di fluoruro (contenuto in piccola parte anche nei nostri denti ed ossa per un totale di 3-6 gr) è meno tossico, ma sempre dannoso. Il fluoro viene aggiunto nei dentifrici perché si ritiene che l’effetto di tendere a corrodere lo smalto dei denti trasformandosi in fluoruro di calcio insolubile che va a depositarsi sopra lo smalto stesso rinforzandolo sia prevalente rispetto all’effetto nocivo… Per il resto il fluoro è usato principalmente nella sintesi di UF6 per l’arricchimento dell’uranio, di SF6 come isolante in trasformatori elettrici, e di ClF3 per produrre fluorocarburi.

Il CLORO è importante per l’uomo a livello di ioni di cloro (per cervello e acido cloridico dello stomaco, e lo si assume normalmente con il comune sale da cucina, mentre allo stato gassoso è tossico. Il cloro gassoso (suo stato elementare) è usato in una miriade di applicazioni; le principali sono: reagente nell’industria chimica, produzione di PVC, trattamento delle acque, produzione di solventi e sbiancanti.

Il BROMO è molto tossico allo stato elementare (liquido) e un poco meno tossico come ione. Viene aggiunto negli alimenti (vd coloranti per il suo colore rosso) e nei prodotti agro-chimici, oltre che nei disinfettanti e prodotti farmaceutici (e questo limita il corretto assorbimento dello iodio).

Una quantità eccessiva di alogeni, in particolare fluoruro, cloro gassoso e bromo elementare, indebolisce le capacità cognitive ed il coordinamento delle persone. Tuttavia sono utilizzati in diversi farmaci e prodotti perché considerati utili per ottimizzare le cosiddette proprietà ADMET (Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Escrezione, Tossicità) di altri elementi. Ma il discorso è molto controverso…  

Infine è molto importante menzionare il fatto che esistono isotopi radioattivi dello iodio che possono essere assimilati dall’organismo in quanto hanno gli stessi recettori dello iodio I non radioattivo.

Il più pericoloso è senza dubbio lo iodio-129, perchè ha una emivita di 15,7 milioni di anni; è un prodotto sia della fissione di uranio e plutonio, per cui è diffuso nelle zone che hanno subiti danni nucleari.

Segue lo ionio-123, che ha un’emivita di 13-14 ore e che viene utilizzato in medicina nucleare per la marcatura di alcuni radiofarmaci.

Infine, lo iodio-131, che che ha una emivita di sole 8 ore ed è un prodotto della fissione di uranio e plutonio; viene usato in terapia radiometabolica per la cura del cancro e di altre patologie della tiroide (ipertiroidismo) ed inoltre, in dosi più piccole, per test diagnostici come la scintigrafia tiroidea o test di captazione.

E’ molto importante che lo iodio I – sia esso nei cibi, nell’acqua, nelle fonti esterne, sia esso già nel corpo – non subisca radiazioni ionizzanti capaci di farlo diventare radioattivo a sua volta, a detrimento dello iodio I (si pensi a cibi “salati” irradiati per motivi di lunga conservazione, di pesci, crostacei, alghe,  ortaggi provenienti da zone inquinate da radiazioni ionizzanti (incidenti nucleari, rifiuti radioattivi, radioattività geopatogena, raggi gamma, inquinamento chimico ionizzante, ecc.).

Laura Mancini Tamburini – Vietata la riproduzione


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